giovedì 20 novembre 2008

Venezia ..volando tra i ponti (anche la pazienza ha i suoi pregi)

...Risveglio ... esco lentamente sul terrazzo per godermi appieno lo spettacolo dei tetti di Venezia, Mi permetto il lusso di una leggerissima colazione... (speriamo bene). Impacchetto tutto e tutti assieme attraversiamo la laguna diretti al Palasport dell'Arsenale. Preparazione mentale ...  poche occhiate di sole riescono a penetrare le anguste e amene calli, esco in esplorazione della zona di partenza . Rientro per scaldarmi sulle gradinate del Palasport  mi intrufolo per un veloce scarico liquidi fisiologici.  iIn zona prepartenza l'ultima rifinitura entro nel cancello e varco il primo ponte.. ormai la partenza incombe. Scatto   mi intrufolo tra le calli con sicurezza  comincio a volare sui primi ponti ad evitare i Turisti. Scopro il percorso  che subito mi permette due lunghe tirate senza troppe difficoltà solo slalom tra i turisti mi perdo e ritrovo con due agili gazzelle Pascolata offerta dalla casa (HIHIHI) .Arrivo al ponte degli Scalzi lo sorvolo e come un ballerino scendo evitando elegantemente i turisti. Trovo di nuovo compagnia mi infilo sicuro nelle calli senza calare il ritmo e così mi ritrovo perso cominciano le difficoltà il labirinto che mi porta al ponte dell'Accademia costerà caro, corro con gioia e concentrazione . M'involo verso Piazza San Marco, piacevole sorpresa un accenno di  Acqua molto spazio agile fresco attraverso centrando un paio di pozze  per la gioia immensa dei Turisti che mi benediscono amorevolmente  svolto nelle strette calli costretto al passo dalla folla . Gli ultimi punti poi la grande volata sulla riva degli schiavoni, il traguardo. Ecco l'amara sorpresa... al momento dello scarico chip 2 punti mancano all'appello troppo veloce la punzonatura che non è stata registrata.  Squalifica resta la soddisfazione per la buona gara meglio di due anni fa .  
Mi riprendo poi l'ultima lunga passeggiata in Laguna due ore nella magia di Venezia con un gustosissimo gelato . L'anno prossimo il trentesimo  vedrò di non mancare. 
Puntando ad un buon risultato orecchie tese ed un attimo di pazienza in più .  

lunedì 17 novembre 2008

Venezia ... appunti di viaggio... (elogio della lentezza)

Un ultimo accigliato sguardo sul mio venerato Macbook per carpire le ultime previsioni sulle maree in quel di Venezia e sono pronto per partire.  Volata a Tesserete per salire sul pullman che mi porterà in Laguna.  Il viaggio scorre tranquillo prima chicca alla pausa pranzo una cioccolata Bianca al Nettare che delizia il mio palato.  Giunti in Laguna subito vengo rapito dal nuovo ponte di Calatrava che accoglie i visitatori all'ingresso nella Serenissima da piazzale Roma moderno e così naturalmente inserito nel paesaggio. 
Un movimentato e sempre magico viaggio in Vaporetto  e poi la piacevolissima sorpresa con l'alloggio reale  una stanzetta con terrazzino panoramico sui tetti e le piazze di Venezia. Peccato la mia anima gemella vaghi ancora disperata per il mondo.  Dopo un tranquilla ed ilare brindisi tutti a nanna.
Il sabato trascorre tra  calli e canali, con l'acqua alla gola e  musei più o meno sorprendenti.  A spasso per la città accanto ai normali turisti ogni tanto si riconoscono gli orientisti dall'alto quoziente di Cartina per gruppo e dalla frequenza con cui le stesse vengono consultate noi no ci differenziamo certo. Allo scoccare del mezzogiorno la rivelazione tranquilli su di un ponte scorgiamo una canoa che arriva a ritmo sostenuto si guarda attorno e dritta arriva all'angolo sotto di noi timbra ci saluta e riparte c'è anche questo a Venezia la C.O in canoa. Assolutamente da provare Quando l'anima in pena d cui sopra avrà smesso di vagar sola per il mondo. 
Un'abbondante cena gustosa ed allegra cena, un ultimo spensierato brindisi poi tutti a letto domani si corre .   
Se Parigi val bene una messa nessun dubbio Venezia val bene un cross. Postfazione futile per un cross mancato..

domenica 2 novembre 2008

l'autunno piange la dipartita dell'estate...l'alce si risveglia...

L'autunno piange a larghe falde così si scopre la forza della passione, il piacere di uscire sotto l'acqua al freddo ... salire cercando la prima neve.  Certo vincere la tentazione di starsene in casa al calduccio non è facile ma una volta calzate le scarpe non niente che ostacoli una piacevole corsetta. La stagione dei cross si avvicina ed il risveglio dell'alce sta compiendosi, lentamente arriva la forma . Uscita in compagnia prestigiosa, si sale alla ricerca della neve alla cima della Moschera.  Piove, sui sentieri le foglie umide  e ruscelli scorrono a valle. Si comincia a salire agile e leggero sfido le prime pendenze dopo una decina di minuti arrivo sulla strada un pianoro poi lo strappo. L'acqua continua inondare i sentieri il freddo si fa pungente, scorgo le prime rare minichiazze di neve. La fatica comincia a colpire il passo si appesantisce e si accorcia  la schiena del mi compagno d'allenamento s'allontana.  All'uscita del sentiero mi aspetta l'ultimo tratto di salita sulla comoda strada, volata finale al popp poi comincia la discesa recupero le forze. Attraversiamo i prati appesantiti dalla pioggia, la falcata rimane agile. Poi comincia la picchiata sui sentieri tra le foglie morte a capicollo  facile scendo verso casa. Poco più di un'ora e dieci rientro al calduccio evidentemente affaticato, lentamente vengo travolto da una tempesta di endorfine  mi godo i benefici di un ottimo allenamento.