domenica 18 luglio 2010

perle raccolte correndo

L'estate pare sia la stagione dei Tafani questo simpatico Pterygotasembra gradire particolarmente i sangue ben ossigenato dei affannati podisti, le mie ultime sgroppate sopra gli 800m metri di quota ne sono chiara testimonianza. Questi simpatici sostenitori mi punzechiavano con notevole costanza distraendomi cosi dalla fatica che mi assaliva.
Recentemente dalle mie parti sono passati a spazzare e pulire unpo'di sentieri un bel lifting tanto da procurami alcuni divertenti attimi di smarrimento in cui ben consapevole di dove mi trovassi, mi trovavo costantemente disorientientato scoprendo nuovi particolari de panorama circostante.
L'afa non invoglia certo ad allenarsi ma può stimolarti a provare delle formule innovative di riscadamento esplorando territori spesso dimenticati della preparazione fisica ...ed alla fine ti trovi a volare in pista a piedi nudi per alcuni 200m.
Non è sempre saggio svelare i propri percorsi d'allenamento ad amici e compagni potrebbero dubitare della tua sanità mentale specie se dopo 15'di allenamento ha già superato i 140 di dislivello su sentieri da capra aiuta essere superiore fisicamente ed attendere i fortunati al primo tratto di falsopiano con la simpatica osservazione vedi si può prendere fiato adesso spiana poi sopra il panorama ne valela pena curandosi di allungare prima che cominci il prossimo strappo.

mercoledì 7 luglio 2010

Viva la compagnia.alla scoperta del nirvana ed oltre

Il caldo non mi é amico allenarsi a luglio sotto l'afa non è il sogno sportivo della mia vita, ma in confronto alla Marea nel Golfo del Messico vabbé piccole cose ma torniamo a noi.Scena 1 Esterno tramonto, un sedicente atleta entra nel centro sportivo Capriaschese sotto un'afa pressante. Si cambia due podisti girano volonterosamente in pista un'altro steso al sole si riposa due calciatori maltrattano un pallone. Il nostro Eroe si tuffa nello spogliatoio ed esce pronto all'azione vorrebepiazzare qualche buon giro di pista dopo una sana sgambata nelle faggete . L'afa appesantisce l'aria a piedi scalzi passeggia nel prato per scaldarsi e motivarsi prova ad iniziare una ginnastica ma l'indolenza lo assalta si sdraia sul prato prova alcuni esercizi di forza ma non sembra essere serata. All'orizzonte appare una terza chiusura della scena. Voce fuori campo devo aprire lo spogliatioio e scopro l'identità degli amici presenti sulla scena e la mia serata cambia ritmo. Grazie alla compagnia di Jennifer e Michele mi risveglio dal toropore indosso le scarpe usciamo a scaldarci poi torneremo in pista per l'ascesa la nirvana. Dopo 20' minuti corsi allegramente comincia la dura salita verso gli stati di coscineza superiore. Si debutta tre sprint lungo la salita d'accesso alla piscina in Slalom tra i freschi bagnanti che come placidi ippototami tornano al crepuscolo verso le loro abitazioni. Arrivati in pista veloce cambio scarpe per affrontare tre duecento agili (a crederci :)) si torna dai gai bagnanti per altre tre salite ma il ritmo sale e l'ossigeno ai piani superiori diminuisce allargando lo stato di (in)coscienza il nirvana s'avvicina. Si torna sull'amato rosso il corpo è invaso ondate infinite di endorfine altri tre mezzi giri di pista con brezza della croce rinfresca l'aria e frena il giusto l'avanzata. Al terzo turno sulla salita verso la piscina la strada e sgombra ed una visione amica appare alla partenza ormai navigo in un mare di endorfine la materia grigia e come un ragno palombaro che cerca le ultime molecole di ossigeno al rientro attorno al mitico anello mi sento come il dalai lama e gkli ultimi 3 200m sono puro spirito. Tolte le scarpe rientro nel mio corpo e mi godo una sgambata leggera a piedi nudi. Ringrazio sentitamente le mie guide Jenifer e Michele e mi godo Bella doccia. e rientro a piedi verso casa con i primi echi della semifinale mondiale. Tutto lontano ovattato sono ubriaco di endorfine e seminconsciente ma felice.