venerdì 27 agosto 2010

lalcechecorre un atleta in salmì riflessioni pacate sulla cottura a puntino di un atleta (con le scuse sincere a tutti gli atleti )

Ritorno a mente (o meglio quel che resta) fredda sul post del dopo Go & Run du Bellinzona in primis per amore della buona Cucina (tante scuse a Chef e Buongustai) e poi per rispetto verso gli atleti . Diciamo che l'Alce in Salmì di ieri è sicuramente per la coloro che amano i sapori amari e la cottura lunga e lenta ed ingredienti privi di carattere ed una cucina appesantita. Lontana dalla tradizione spigliata piccante agile pazzerella leggera e veloce che solitamente vi viene offerta a questa mensa. Forse la pesante Afa di fine agosto ha aiutato, una stagione ricca e sorpendente ha offuscato la mente del Cuoco. Questo piatto alla fine lascia un retrogusto agrodolce e una lunga e laboriosa digestione. Ma saprà regalare nuove perle di saggezza e portare un'aria rinfrescante e nuova linfa. La forza dell'Alce sta nel rinascere più forte dopo ogni amara cucinata. Ed il pericolo di abbuffata é dietro l'angolo oggi nel meno un po' di fresco e lacuale Alce in carpione al cronometro lo scaffale delle spezie é cambiato e tutti sono avvisati.

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