domenica 5 luglio 2009

Lalcechecorre Conquista la Val Cama stati di coscienza ?

In Val Cama alla scoperta di nuovi limiti e nuove sfide scalare invece di correre ed alla fine mi sono divertito tanto e me la sono goduta... fin qui l'ermetismo alla Leopardi.
La mattina comincia con la sveglia alle 6.00, nella posizione dell'asino di Buridano mi chiedo come passare una delle poche domeniche libere . Poca voglia guidare... contrarietà per il supplemento all'iscrizione sul posto , voglia di scoprire la Val Cama e rivedere tanti amici. Allora consulto il sito in cerca d'informazione supplementari delusione trovo poco o nulla aggiornamenti al 2008 poi veloce consultazione dell'orario dei mezzi pubblici e così comincia la corsa entro i limiti per arrivare in stazione. Viaggio tranquillo grazie a FFS e la Posta e ad un amico incontrato per strada. Arrivo in Valcama iscrizione e preparazione mentale e tattica. Ideona parto tranquillo infatti sulle prime pendenze non mi sono favorevoli poi appena spianerà andrò in progressione .
Partenza tranquilla e penso a svagarmi sul piano poi sulla salita m'incammino subito sui difficili scalini dei primi km. In buona compagnia i primi km rimango tranquillo non posso permettermi distrazioni. Arriva il primo falsopiano finalmente si respira e le gambe ed il cuore sconfiggono il cervello e m'involo per picchiare il naso alla prossima impennata. Ad su di un falsopiano un po' pià lungo perdo il controllo e vado oltre il limite della sanità mentale. L'uomo col martello colpirà poi. Intanto arrrivo al bellissimo passaggio sotto il Sasso del Vegia dove mi si allarga il cuore allo spettacolo. Cerco di godermi il panorama. Il resto della gara prosegue così in solitudine finche da dietro non rientra un bel gruppetto e cerco di agganciarmi con i denti. Dopo un doppio passaggio su resti di valanghe si arriva all'ultimo Km all'ennesimo falsopiano scatto violentemente per ripicchiare il naso sulla salita cosa che succederà con maggior veemenza ai 500 m. Finalmente il prato e l'odore del lago che significa traguardo appena sopra l'ora vabbç recupero le forze veloce tuffo nel lago gustoso pasto a base di latticini dell'alpe.
ll rientro a piedi in allegra compagnia e qui scopro come la salita si avvenuta in stato di semiincoscienza scoprendo angoli veramente suggestivi ed scoprendenomi a non riconoscere il sentiero su cui tanto sudore avevo lasciato . In gara a volte il livello di sanque al cervello è veramente al limite della sopravvivenza ed il mondo va gustato a passo d'uomo.

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